Protesi

Quali sono le migliori protesi per capelli?

Tipologie di protesi per capelli: basi, capelli, innesto

Le protesi per capelli si distinguono dal classico parrucchino innanzitutto perché si tratta di soluzioni fisse. La protesi viene fissata al cuoio capelluto, dando un risultato naturale e garantendo sicurezza a chi la indossa. Le tipologie di protesi si distinguono in base a diversi fattori.

La base o membrana si trova in tre versioni: lace, skin e monofilamento. I capelli inoltre possono essere iniettati o annodati. Infine, le dimensioni della protesi possono variare a seconda dell’area che è necessario coprire.

  • Lace: traspiranti, invisibili e con una vestibilità ottimale, sono leggere, confortevoli e con un effetto molto naturale.
  • Skin: la base in pellicola di poliuretano è sottilissima e leggerissima, ma leggermente meno traspirante.
  • Monofilamento: leggera e traspirante come il Lace, è però leggermente meno performante dal punto di vista dell’invisibilità, soprattutto nella parte frontale.

Le basi Lace e Monofilamento prevedono l’annodatura dei capelli. La Skin invece lascia la possibilità di innestare il capello nella pellicola, dando un risultato di fuoriuscita molto naturale. In tutti i casi, i capelli utilizzati possono essere veri o sintetici, con una differenza in resa, prezzo, resistenza. Le protesi possono essere parziali, ovvero applicate su una specifica area del cranio più o meno estesa, oppure totali.

Fissaggio, manutenzione e durata

Cosa si intende per protesi capillare

La protesi si fissa direttamente sulla cute, con l’utilizzo di apposite strisce adesive da applicare lungo i bordi, o di specifiche colle di origine medicale. In questo modo la protesi rimane salda sul capo, permettendo al suo portatore di svolgere con tranquillità le normali attività quotidiane. Il cuoio capelluto al di sotto della protesi deve essere perfettamente rasato, la pelle pulita e asciutta.

La manutenzione della protesi, da effettuarsi ogni due o tre settimane, prevede lo scollamento della patch, la pulizia, disinfezione e rasatura della cute sottostante. La protesi viene lavata, disinfettata e asciugata, e può essere riposizionata.

Per la manutenzione della propria protesi è sempre bene affidarsi a specialisti, che sappiano garantire la massima durata della patch e contemporaneamente curare al meglio la pelle, affinché non sopraggiungano fastidi e irritazioni. Se ben mantenuta, una protesi può durare 4 – 6 mesi.

I fattori che determinano la durata di una protesi sono moltissimi: esposizione agli agenti atmosferici, lunghezza dei capelli, acconciatura, frequenza dei lavaggi ecc, ed è quindi difficile da prevedere a priori. Per avere maggiori informazioni sulla durata di una patch puoi leggere questo nostro articolo.

Quali sono le protesi migliori?

Non esistono, in assoluto, protesi migliori o peggiori. Se i materiali sono di buona qualità e la manutenzione effettuata adeguatamente, la differenza diventa soggettiva. Lo stile di vita, il gusto e le necessità di chi la utilizza determinano quale sia la migliore per quella specifica persona. Esistono chiaramente anche patch cutanee specifiche per donne con caratteristiche e lunghezza dei capelli diversi da quelle maschili.

Uno sportivo ad esempio, o chi sottopone la protesi a diversi stress (acconciature, lavaggi frequenti, agenti atmosferici estremi ecc), troverà probabilmente che le basi Skin permettono un ancoraggio piuttosto saldo al cuoio capelluto.

Le basi Lace invece sono le più invisibili, soprattutto sulla parte frontale e adatte a chi ha una vita meno frenetica. Sono perciò adatte a chi porta i capelli all’indietro, o a chi cerca una maggior garanzia di naturalezza e invisibilità della protesi stessa.

I capelli veri permettono di giocare con lo styling, mentre quelli sintetici non devono essere sottoposti a trattamenti o scaldati (ad esempio non si possono piastrare). I capelli annodati infine sono più duraturi rispetto a quelli impiantati, e le basi Lace e Monofilamento sono più traspiranti della Skin.

Come scegliere la giusta protesi capillare

La prima domanda da porsi quando si deve scegliere una protesi capillare è quale sarà l’uso che se ne fa. Come già detto, lo stile di vita influisce molto sia sulle reali necessità che sulla possibile durata di una patch. E’ inoltre importante stabilire che effetto si vuole ottenere, valutando attentamente sia la scelta della base che dei capelli. Colore, densità, lunghezza, sono altre delle scelte che si dovranno compiere.

Rivolgersi a specialisti sarà certamente utile per chiarire dubbi e porre domande, oltre che per ottenere le migliori spiegazioni sulle diverse tipologie di protesi, così da scegliere consapevolmente.

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